News

Biennio Liceo classico: gita a Brescia

La mattina del 19 Aprile un sole raggiante trasmetteva agli alunni di Prima e Seconda Classico la vitalità cui tutti gli studenti sono inclini al principio di una gita scolastica: le emozioni si rincorrevano in un turbinio di trepidante attesa, curiosità e spensieratezza.

Guidati dai nostri insegnanti, la Professoressa Doneda ed il Professor Locatelli, e affascinati dalle parole della nostra guida, il Professor Zana, siamo stati introdotti alla scoperta del centro storico di Brescia. Questa magnifica città dispiegava i suoi orizzonti per accoglierci e permetterci di assaporarne la storia seguendo il nostro cicerone: in ogni via e da ogni angolo giungevano dettagli e scoperte nuovi ed inebrianti, capaci di risvegliare nelle nostre menti l’ardente passione per la conoscenza.

Ci era concesso esaminare con sguardo attento ed entusiasta un intreccio di storie che dal passato parevano risvegliarsi: impossibile resistere al loro richiamo. Si sono spalancate per noi le porte della Chiesa dei Santi Nazaro e Celso, la Chiesa di Santa Maria dei Miracoli e quella di San Francesco. Ciascuna di esse costituisce un patrimonio storico di inestimabile valore; in ogni luogo il passato, rievocato dalla nostra guida, pareva fondersi con il presente per alimentare il nostro desiderio di indulgere nell’antichità e smarrirsi in essa. Infine in Piazza Paolo VI, in cui dominano maestosi il Duomo Nuovo ed il Duomo Vecchio, abbiamo potuto osservare anche il Broletto, prima di dirigerci verso Piazza della Loggia, dove imponente si staglia l’omonimo palazzo.

Quando la stanchezza ha iniziato a pretendere la nostra attenzione, richiamandoci alla realtà, le amicizie attorno a noi ci hanno rifocillato lo spirito: sorrisi spontanei e genuini, sguardi complici e risate hanno accompagnato i nostri passi lungo le vie del centro. Facilmente abbiamo smarrito ogni cognizione del tempo, abbandonandoci alle affascinanti spiegazioni per esplorare il mondo sconosciuto che il Professor Zana stava ricreando per noi. Percorrendo il foro romano, abbiamo ricostruito le vicende attinte dai libri sui banchi di scuola per inscenarle nella realtà: donar loro concretezza attraverso templi e monumenti, resti di una civiltà con cui ormai ci pareva di condividere il cammino. Infine abbiamo apprezzato a pieno la Brescia romana immergendoci tra i reperti che il Museo di Santa Giulia offriva: eravamo circondati dalla grandiosità che scaturiva da ogni frammento ritrovato, ciascuna domus ricostruita ed ogni scultura o dipinto. Mai siamo stati indifferenti o passivi dinnanzi al vortice di conoscenza che si ricreava attorno a noi: esso infatti non si limitava a colmare le nostre menti di informazioni, bensì le nutriva di una linfa appassionante, capace di ricreare nel presente un passato senza tempo. Maddalena